martedì 29 aprile 2008
Al pinocchio
Siccome è un pò di tempo che non ci mettiamo a prendere per il culo qualcuno delle nostre parti che poi se la prende,comincia ad incazzarsi e ad effettuare cupe minaccie alla maniera trestinese,e siccome è decisamente ora di ricominciare perchè a me da particolarmente gusto oggi parleremo di un luogo già più volte citato da voi nei commenti,che però non abbiamo mai toccato in maniera diretta...
E' il bar....che ha per nome il personaggio del disegno di cui sopra(son talmente castelèni che può darsi pure che ci abbiano messo il copyright).
Noi,per essere discreti e per il grandissimo rispetto che ci lega a tutti gli avventori e ai proprietari del bar in questione lo chiameremo Bar P. (o,se preferite B.Pinocchio....oh no!!)....
I lettori più affezionati del blog si ricorderanno senz'altro la descrizione del castelèno(se non ve lo ricordate potete cercare su google con le parole-chiave "fashion,griff,lampada,Men's Health,Mini,Maggiolone,Mojito,locali stupidi,figo,fighissimo,super figo,Suv,come fai a portare quelle scarpe barbone, assenza,neuroni,calcio,calciatore,,assenza,assenza,neuroni,figo,nero,nero e figo,smart" e dovrebbe trovarvi il post).
Se comunque non ve la ricordate,dato che nel frattempo avete bevuto tutto il bevibile,la descrizione del castelèno la potete vedere cliccando qui
Il bar P. è l'espressione più sconvolgente e stupefacente della vita del castelèno.
Sarà che noi contadini di Lama abbiamo una concezione romantica del "Bar"(non luogo di consumo/erogazione ma nemmeno di intrattenimento...assolutamente LUOGO DI CULTO,e il bar all'interno di una chiesa ne è la più limpida espressione),sarà che,nella teoria lamarina più cinica,che vede invece la scelta del bar unicamente come "posto più vicino per gi a bè si n'ci l'è 'ncasa o si la tu mogli 'nvole",il bar dovrebbe essere un luogo per l'appunto vicino, raggiungibile a piedi(ma anche a gattoni,con la vista annebbiata,con terribili forze di stomaco,con una rumena arcattata al collo e altre spiacevoli e non situazioni in cui puntualmente il lamarino si trova coinvolto per colpa,o per merito,del Dio Alcool).
Sarà quindi per le ragioni più incomprensibili, ma il bar P. è situato nel nuovissimo quartiere della Meltina(un luogo in cui,parliamoci chiaro,non si augura di abitare neanche al peggior nemico,neanche per un giorno) ed è il bar che più va in voga da parte della folta comunità di castelèni,che partono da ogni zona di castello e vicinanze (ovviamente...la percentuale più importante di forestieri che frequentano il locale...si si son loro chi vuoi che siano...i trestinesi!!!Ma non aggiungiamo altro perchè è "come menè ma un che caca")per giungere a tessere folte relazioni sociali con altri della stessa specie(castelèni,per l'appunto,o frazio-tifernati...per una descrizione più esauriente delle due razze si rinvia di nuovo al post "il castelèno").
Ora,io capisco partire dall'altra parte della città per andare a trovare una ragazza o cose simili,ma partire per andare al Pinocchio è più stupido che correre nudi al gay-pride.
Il suddetto è infatti un bar completamente anonimo e senza nessun piacevole particolare;circondato da 16 banche,dieci palazzoni stile case-popolari-anni-'60,di recente costruzione(si sa da noi siamo indietro come le palle dei cani e anche i terribili casermoni anni '60 li costruiamo quarant'anni dopo) una scuola media e un parcheggio dove chiunque sia stato con una castelèna è andato almeno una volta a fare un buco(e non stiamo parlando di droga),il bar P. non offre certo nulla che possa giustificare un'affluenza cosi alta(affluenza inversamente proporzionale al numero di neuroni presenti,qualche volta a malapena sufficenti a giocare a rubamazzo).
E' chiaro come,nel fantastico e comico peregrinaggio dei castelèni da un luogo all'altro a seconda delle mode(che chi è che detta la moda a castello?)gli avventori del bar P. siano gli stessi che fino a pochi mesi fa frequentavano l'altro locale,quello lungo la nazionale(ebbene si....se uno non è delle nostre parti manco ci crede)che ora si ritrova meno frequentato di un centro culturale a Trestina.
Ci si chiede solamente quanto durerà sta moda del Bar P.
A me personalmente farebbe piacere che andasse di moda andare a lavorare il tabacco.
Cosi,per ridere.
Entrare all bar P. è un'esperienza che segna la vita.
Andare di sabato sera o Domenica ora aperitivo è veramente toccante.
Gli avventori hanno un colore tale che ti chiedi se il P. sia un ambasciata del Kenia,salvo poi scoprire semplicemente che hanno avuto un rapporto semi-sessuale con il solarium.
La cosa più divertente è senz'altro giocare a "AGGUZZA LA VISTA":il gioco consiste nel trovare almeno 9 differenze tra gli avventori del locale ,il che,tutti completamente neri con la stessa camicia di Burberry e le stesse scarpe,si rivela spesso difficilissimo.
Io l'ultima volta,ed è un record,ho trovato 4 differenze,ma almeno 3 eran dovute al fatto di confontare un castelèno e una castelèna.Però son soddisfatto.
Se vi capitasse di dover entrare al bar P.,sappiate che dovete essere vestiti in modo particolarmente costoso(assolutamente non particolarmente bene,le due cose sono del tutto differenti e qui ne avete la dimostrazione più esplicita)...
Io un giorno,son entrato con le scarpe dell'Adidas anche un pò sporchine perchè le metto per andar a fa pisciare il cane quando piove,e hanno aperto un fascicolo sul mio caso.
All'entrata vi aspettano infatti almeno 4-5 controllori,che,guardandovi dalla testa fino alle ginocchia(ai piedi,se avete le scarpe di cui sopra,nemmeno vi guardano per non prendersi un coccolone) vi giudicano con i mezzi più disparati.
Io l'ultima volta non sono stato eliminato, ma perchè mi ha aiutato il tele-voto da casa perchè hanno telefonato amici e parenti.
Andando al bancone,sentendovi osservati che manco quando passi davanti al filarmonica a selci,mantenete un certo aplomb,evitate di chiedere una birra(che è da barboni,si chiede o un Mojito o un Thurgau).
So che a Lama siete abituati a fare di tutto dentro un bar.
E allora questo posto non fa per voi.Ma ormai ci siete dentro.
L'unica raccomandazione è di cercare di uscire vestiti nello stesso modo in cui siete rientrati,con le proprie gambe e in grado di impastare con la bocca almeno un "ciao".
Poi scappate,fortissimo.E ritornate al vecchio bar,quello in cui ci potete andare anche dopo che avete spurgato una fossa biologica e prendetevi una bella birra.
Tranquilli,ce l'avete fatta....
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13 commenti:
Il fatto è che ste cose danno fastidio perchè sono vere!il gioco "aguzza la vista" è bellissimo,ma più di un paio di differenze è impossibile trovarle!
........sono trestinese.....e stò capendo una cosa.........per questa cosa del bar noi trestinesi siamo come voi lamarini.........al bar ci possiamo fare che ci pare!!!!!!!!.....e quindi nn accostateci al pinocchio ma piuttosto a voi lamarini....
quanto sono tonti quelli del pinocchio!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ah ah ah ah... sembra l'ambasciata del kenia x la colorazione della pelle degli avventori... geniale!!!
truzzi di merda,,,fate degradare questa societa'...non ce' piu' musica,ne' amicizia, amore...solo invidia del prossimo,,,e' tutto rimasto fermo per colpa vostra o voi civilizzati...andate in culo!!!
sei davvero un mito..frequento a volte il luogo in questione e devo dire che hai colto nel segno..come del resto hai gia' fatto nelle varie descrizioni..posi l'attenzione su particolari che caratterizzano nella maggior parte dei casi i componenti delle varie zone..e lo fai usando intelligenza e simpatia..cosa che purtroppo non si puo' dire per molti che ti rispondono..è un po' che seguo questo blog..ma è la prima volta che ci scrivo..ora lo faccio e ti dico..BRAVO..Geronimo..
per fortuna che qualche lamarino si fa valere in questa val tamarrina...con affetto una che è poco lamarina anche se ci stò da una vita.
Ps.suor agata mi costringeva a mangiare l'insalata a suon di:magna,magna me lè che te faccio gonfiè da la tu nonna quando viequà a pijiate...io però appena si girava la mettevo a manciate in tasca. scausa la poca inerenza al post "al pinocchio"
incredibile ma vero: quest'anno niente rinvio de carri de maggio, il tempo clemente permette la realizzazione della serata che se annuncia come sempre gustosa: me avvicino a piazza tacito e attorno a me se comincia ad ammucchià la gente de terni, sento già l'aria della ternitudine che sprizza da tutti i pori, mi accingo a varcare la porta di piazza tacito quando vedo in mezzo alla piazza un mungo che cerca di attirare l'attenzione del ternano che non capisce le battute sopraffine del pagliacciopresentatore voto 1
A LU TERNANO BASTA CHE JE METTI CHE CANZONE O CHE POESIA IN VERNACOLO CHE TE APPLAUDE...noi non semo sofistici, a noi ce serve ricordacce che semo li fiji dell'acciaieria
vabbè proseguo:
co l'amici mia arrivo finalmente a via battisti: eccoliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
in lontananza vedo li carri:
in prima posizione la banda della racchia de collescipoli, uno spettacolo per pochi palati come i nostri....le arzille e splendide inossidabili fascinose donzelle della racchia si apprestano ad animare ed aprire la serata maggiaiola co balli a dir poco sensuali e pieni di ormoni che sprizzano fino la fontana de piazza tacito..la gente applaude timidamente, la racchia prosegue e produce nei cuori dei ternani un qualcosa di unico...i vecchi si apprestano a commentare la racchia come una delle bande più importanti mai avute in europa
E così continuo la mia passeggiata...è bellissimo vedere tanta gente acchittata per l'occasione, gente che se ingella che se mette la giacchetta per l'occasione(non rompete lu c***o
è giusto pure io me ce so messo sta tradizione la sento, è la nostra e tocca vestisse come cristo comanna....ho visto anziane in minigonna, anziani truccati e parcheggi abusivi).
proseguo il mio camminamento e mi imbatto nei primi carri: ma non mi interessa tanto quello quanto la faccia della gente stupita interessata imbarazzata....il ternano c'è...c'è e si vede...commenta sbraita e biastima..ma ternano is there...e questa è la gioia(non
ed infatti...partono i primi commenti:
aho guarda sicchè carro quistu...scine ma però me piace quillu doppio...ma che gazzu stai a dì? scine guarda laggiù..
oppure...aho ma quanti so?
(e so sempre 7 de solito più due fori concorso..però non rispondete mai a sta domanda sinnò lu ternano se inkazza)
oppure...aho ma quanno passa la banda?
( è sempre passata solo che il ternano arrivato in ritardo non l'ha potuta vedè)
oppure..a grande richiesta il toto carro...comincia tipo verso le otto quanno ancora non so passati però lu ternano medio fà la corsa sul nome e sul quartiere..tipo quanno giochi a tressette e accusi tre assi e te se armagnano....
ecco finalmente le majorettes e quest'anno essendo potte e non ragazze il commento del ternano medio è meno pesante ma pur sempre interessante...si avvicina la tarda serata e la cena si sta facendo sentire per i nostri concittadini..mi avvicino alla camera de c commercio e vedo cristiani sdraiati sulle scale..lello mio levete che me devo accomidà
ormai so passati tutti li carri....anche quest'anno me li so visti tutti e me so sentito dì almeno cento volte, spostete...fa largo...fa passà...aho...ahooooooooooo....stavolta però me so messo dietro lu carro della polymer..era troppo bello ma purtroppo è arrivato solo secondo....
la tradizione dei carri può essere condivisibile o no....può piacere o meno...però la ternitudine e la ternanità che se respira quella sera è superiore al livello de guardia delle polveri sottili de pentima....io credo che invece tocca sempre applaudì chi fa li carri e chi ce butta bocchi e passione....infine un ultimo ringraziamento a coloro che me fanno ride ogni anno quando sterzo giù lu centro..VECCHI DE TERNI SIETE IMBATTIBIL
scusate se me so permesso..v'ho descritto la serata de li carri de maggio a terni..la nostra festa...
Il problema fondamentale di chi frequenta il Pinocchio è che non rappresentano per niente il personaggio che dà il nome al locale: lui da burattino si è trasformato in uomo, loro da uomini in burattini! Tutti uguali!Che pena!
Ahah, è vero ogni tanto ci passo davanti per gi a casa de un mi amico, che, pur stando alla Meltina, è un grande, e è sempre pieno de fighetti!Comunque io al Pinocchio ci entrerei, naturalmente con in mano un lanciafiamme!
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