giovedì 2 ottobre 2008

ATTENTATI IN VALTIBERINA PARTE II

Uno dei due terroristi osserva la Valtiberina dalla Montesca



Continua la cronaca (con uno dei post più brutti che siano mai stati concepiti) dei giorni tragici che,all'insaputa di tutti,hanno rischiato di far finire la nostra valle nelle cronache di tutto il mondo,per il fatto che qui si preparava il più grande attentato terroristico mai fatto in Europa...

Riassunto delle puntate precedenti
Abbiamo descritto il viaggio che porta Mohammed e Mustafà (tanto si chiamano tutti cosi) dalle polverose strade di Kabul alle moderne e ottime superstrade italiane come la E-45,e come i due aspiranti terroristi siano arrivati nel piccolo paese di Lama,dove,sistemati in un hotel dalle dubbie frequentazioni,si addormentano pronti per una settimana di studio alla Valtiberina,prossimo obbiettivo dell'associazione terroristica "Al qaeda"(addirittura più pericolosa dei Genitori Oggi e comunque dannosa quasi quanto Comunione e Liberazione)

Martedi

Mohammed e Mustafà stanno dormendo beatamente.
L'ultimo cliente dell'Hotel la ROTATORIA se ne è andato alle prime luci dell'Alba(da quello che ha capito Mustafà,che mastica un pò l'italiano,si trattava di Beppe del Vingone,detto el Trevela non perchè colpisce con l'esterno come Quaresma ma per la sua irruenza nell'amplesso,irruenza che come si può ben immaginare ha fatto ben poco dormire i nostri due amici terroristi).

Mancano pochi minuti alle 8 quando si sente una lunga sirena cominciare a suonare...I nostri simpatici assassini si svegliano di soprassalto e cominciano ad urlare "iochè ch an trovath!!" (che in arabo significa "Mannaggia,ho il serio sospetto che ci abbiano scoperti!") e armano il fucile puntandolo verso la porta.
Dopo qualche minuto Mustafà,che di gran lunga è il più sveglio dei due,scopre che la sirena altro non era che quella di Nardi.
I due,riferendosi con parole poco carine verso Maometto(accusandolo tra le altre cose di non voler mai andare in Montagna,cosa che provoca troppo spesso la venuta della Montagna stessada Maometto,compromettendo seriamente gli impianti sciistici della stessa),possono ora cominciare il loro viaggio,seriamente,studiando attentamente il prossimo obbiettivo dell'organizzazione...la Valtiberina....

Si comincia da Città di Castello,la cittadina più grande e significativa.
Da Lama prendono l FCU.
Hanno sempre sentito parlare delle ferrovie europee,efficenti e modernissime.
Quando arriva alla stazione quel trenino sgangherato,sulla carrozzeria del quale un grande murales ricorda l'omosessualità di un certo Fabio, e soprattutto quando i due entrano, osservando l'etnia dei clienti f.c.u.(ci fosse un italiano...anzi son tutti arabi e 2 cinesi che stanno copiando su un foglio il murales con scritto Fabio Gay per poi poterlo mettere anche sui treni cinesi),i due Talebani capiscono che:
1. La loro idea di treni italiani cozza leggermente con la realtà
2.I treni non possono essere obbiettivo terroristico perchè sarebbe come darsi una martellata ai coglioni.E poi a far saltare un treno dell'FCU i valtiberini ci guadagnerebbero e basta.

Arrivano alla stazione centrale di Città di Castello con mezz'ora di ritardo(e,per un viaggio che dura 10 minuti,se non è il record del mondo poco ci manca).

Mustafà e Mohammed scendono incuriositi dal trenino e cominciano a fare un tour di Città di Castello.Vogliono però far prima colazione,e trovandosi alla Meltina,decidono di entrare in un bar dal nome simpatico,il Pinocchio.
I due vengono squadrati completamente appena entrati.
Si sentono commenti come "Va!quelli ancora mettono la Kefia bianca e nera...Ma non glie l'ha detto nessuno che st anno va Rosa??" oppure "Dai...il Kalashnikov a tracolla!!!Ma è proprio anni '90!!Che volgarità!".
I due terroristi,pur non capendo i commenti,si sentono imbarazzati in quanto tutti sono più scuri di loro all'interno di quel bar(non avendo mai sentito parlare di Solarium,l'attività preferita degli avventori del Pinocchio dopo lo "schiaccio del neurone",simpatico gioco in cui ognuno cerca di far funzionare meno neuroni dell'avversario,con esiti a dir poco soprendenti,dato che spesso le partite finiscono 0 neuroni a 0)...

Quando escono però,sono meditabondi...Pare che quella zona,in cui anche degli immigrati dall'Africa Nera(ricorre l'errore precedente) si sono adattati cosi bene e vestono in maniera firmata ben sopra il limite del ridicolo,non sia un obbiettivo legittimo per al Qaeda.

I due,dopo aver fatto pesanti commenti sulle opere di Burri,davanti alle quali son passati commentando "Ma que kazz vol dhi!",espressione araba che si traduce con "Fatico enormemente a capire l'arte Moderna di questo Burri,però sul mio libro del liceo c'era,quindi vuol dire che è bravo!" si dirigono verso il centro di Città di Castello.

La piazza e il corso come al solito sono inspiegabilmente vuoti(se si fa eccezione di una decina di persone che vivono incollati alle sedie dei bar della Piazza,i quali,inveendo pesantemente contro qualunque cosa succeda al mondo,non dispiacciono troppo alle nostre piccole canaglie Talebane,che si trovano d'accordo con loro su quasi tutto).
I due si accorgono però di un Caffè,il quale nome rimanda a una civiltà antica italiana,nel quale,nell'angusto spazio di 3 metri quadrati,vi son concentrate almeno 3 mila persone.
Legittimamente,pensano che quello sia un luogo di punizione(specie dopo aver visto i prezzi) e se vanno con la consapevolezza che quel posto non è poi cosi diverso dai cameroni di punizione,giù a Kabul.

Continuando nel loro tour,in un bar che ha per nome la capitale d'Italia,vengono colpiti dalle idee molto più fondamentaliste delle proprie dagli avventori dello stesso.
"Kesti en mattih!!",commentano,che significa "Sono veramente sconvolto dalle idee integraliste di questa gente!!Conosco Talebani molto più aperti di mente!!Mah..."

Scorgono,uscendo,un grande luogo di aggregazione,che sarebbe perfetto per un eventuale attentato.E' L'Ansa del Tevere.
Dopo aver parlato però con dei Rom che risiedono li vicino,scoprono che non ci vanno manco più i tossici a drogasse,perchè mette la tristezza anche a loro.

I due se ne vanno,avanzando seri dubbi sulla legittimità di fare un attentato a Città di Castello...Va bè ci sono tanti altri posti in Valtiberina...

Ritornando all Hotel di Lama mandano un fax alla sede amministrativa di Al Qaeda,che si trova non si sa perchè a Crotone.
Il messaggio è "A Kastell n'èl cas.Vedem de gi sunnh altro post domen ve facem sapè",che,gli esperti hanno decifrato come "Da attente valutazioni fatte in loco,sembra che Città di Castello non sia un obbiettivo giusto per un nostro eventuale attentato.Domani cercheremo un altro posto dove il volere di Allah si possa compiere,poi comunicheremo il tutto.
P.S. Richiediamo altri fondi per cambiare Hotel,sembra che stasera El Trevela torni,ancora più assatanato di ieri".


A domani...

P.S le news sono aggiornate...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

S T U P E N D O

Un ritorno clamoroso,me fa male la mascella!!

Anonimo ha detto...

Speriamo vivamente che sia tornato per davvero...C'era molta gente che attendeva un tuo ritorno lamacity!

Anonimo ha detto...

so che nn c'entra un cazz con il post, ma questa notizia la devo proprio riportare (le cose scritte in maiuscolo sono mie riflessioni, tranne che per il titolo iniziale,quello era in maiuscolo e l'ho lasciato così)....

San Giustino, 10/2/2008 2:05:16 PM
SOCIALMENTE: PRESENTATO IL SERVIZIO INFORMANZIANI!!!!!!!

Un numero verde 800-483303 (AVREI PENSATO CHE SAREBBE COMINCIATO CON L'199), 4 persone a disposizione ogni giorno (esclusa la domenica) dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 (PENSA TO COME SE BUTTANO I SOLDI), oltre ad un’automobile (PERICOLO IMMENSO SE GUIDATA DAGLI STESSI ANZIANI): sono i numeri del servizio InformAnziani (gratuito)(PER LORO, MA LO PAGHIAMO NOI) che da oggi è stato formalmente attivato nei comuni di San Giustino, Città di Castello e Citerna (MA ANCORA CI ABITA QUALCUNO?). La presentazione ufficiale è avvenuta nell’ambito di un’iniziativa di «Socialmente» che si è svolta questa mattina nella sala giunta del Comune alla presenza del sindaco Fabio Buschi(...QUELLO CHE REGALA LE PENNE DOPO CHE FIRMA GLI ACCORDI,MAH), dell’assessore alle politiche sociali Stefano Veschi, del vice presidente dell’associazione di volontariato «Genitori oggi» Alberto Taddei (LUI SI CHE HA CAPITO IL BUSSINESS DI LAMA: GLI ANZIANI!), dell’ingegner Mario Tosti della segreteria provinciale del Cesvol e di don Giuseppe Amantini del centro accoglienza per disabili San Giovanni. Alla presentazione hanno preso parte anche le 4 operatrici (Claudia, Vanessa, Chiara ed Elisa)(LE ATTENDE UN LAVORO ENTUSIASMANTE) messe a disposizione nell’ambito del servizio civile nazionale. Tra di loro c’è Claudia, studentessa originaria della Sardegna che studia a Perugia e che farà da pendolare con l’Altotevere (PORA LELLA CHISSA' QUANDO ARRIVA CON I MEZZI DELLA FCU) appositamente per svolgere la sua attività a favore degli anziani; le altre sono del comprensorio (Vanessa di San Giustino, Chiara di Lama[???? NN LA CONOSCO] ed Elisa di Città di Castello). Ad esordire sono stati il sindaco Buschi e l’assessore Veschi che hanno rimarcato in due distinti interventi «l’importanza del servizio che si rivolge ad una fascia sociale sensibile (AVREI MEGLIO DETTO DOMINANTE) come quella degli anziani. Il nostro Comune sta molto investendo su questo settore con progetti di portata anche per il futuro (GLI PAGHERà LE BARE?)». Nel dettaglio dell’InformAnziani c’è entrato il vice presidente dell’associazione «Genitori Oggi» Taddei cui è affidato il servizio che ha tre finalità «ascolto, informazione ed orientamento e si rivolge agli anziani dei comuni di San Giustino, Citerna e Città di Castello. C’è un numero verde già attivo, un’automobile che verrà utilizzata per raggiungere gli anziani nelle loro abitazioni in un’eventuale esigenza di supporto domiciliare, ed abbiamo anche uno sportello aperto nella sede dell’associazione a Lama (via Nuova 18). E’ stato possibile attivare questo servizio _ ha proseguito _ grazie alla sinergia di più soggetti, dai Comuni, al Cesvol (E CHE E'???) che ha avuto una gran parte nella riuscita del progetto. Noi disponiamo già di una importante banca dati cui attingere per il prossimo futuro (VEDETE CHE CI PENSANO AI GIOVANI?Sì QUANDO SARANNO VECCHI!!!)». L’InformAnziani con questo tipo di organizzazione avrà per ora una durata di 12 mesi. Quindi ha preso la parola don Giuseppe Amantini che ha parlato dell’importanza «del fare e non del parlare in relazione ai problemi avvertiti dagli anziani (PROBLEMI?MA CHI STA MEGLIO DI LORO AL CVA?!)». Tosti del Cesvol ha plaudito «all’iniziativa dando però credito alle attività delle associazioni ed ai suggerimenti che al Cesvol provengono dalle stesso in ogni realtà locali». A margine della presentazione si è svolta una piccola cerimonia religiosa con la benedizione da parte del parroco di San Giustino don Gino Capacci insieme a don Amantini dell’automobile destinata all’InformAnziani(TANTO CON LE VELOCITA' CHE RAGGIUNGERA' E' IMPOSSIBILE CHE FA INCENDENTI, AL MAX LI PROCURA).

Anonimo ha detto...

il precedente commento era puramente goliardico, seh tante le volte a qualcuno gli riprendesse voglia di denunciare, nn se sa mai...

lamacity.blogspot.com ha detto...

Noto con rinnovata amarezza che si continua a pensare esclusivamente ai vecchi(senza il political-correct "anziani") preoccupandosi del loro...FUTURO!....MA te rendi conto...

Anonimo ha detto...

una volta anche spadino aveva benedetto la macchina.. finita la benedizione per fare manovra n'antro pò non buttava giù un muretto.. dopo l'ha data lui la benedizione....

Anonimo ha detto...

maaaaaa...gli aerei che trafficano i cieli di kabul, non ricorderanno ai due avventori le "macchine"trestinesi?attendiamo il proseguimento con ansia.